La fortuita e fortunata invenzione dello smielatore

29/08/2022

Per chi non lo sapesse, oggi per l’estrazione del miele viene usato l’estrattore centrifugo, uno strumento fondamentale la cui origine risale ad un aneddoto curioso.

Il maggior František Hruschka – nato a Vienna nel 1819 da una famiglia di origine polacca – al termine della sua carriera militare svoltasi in Italia fondò un’azienda apistica proprio in Veneto, per la precisione a Dolo, Venezia. Lì, c’era tutto ciò di cui aveva bisogno: attrezzature di ogni genere, numerosi alveari a telaio rimovibile, un’officina e un’aula dedicata ai corsi di apicoltura.

Era un’azienda fiorente e innovativa che divenne famosa in poco tempo. Professionisti, appassionati e curiosi venivano da tutto il Veneto e anche da altre regioni per visitarla.

Un giorno, per caso, il maggiore Hruschka vide che uno dei suoi figli stava giocando con un favo. Lo aveva messo in un cestino e lo faceva roteare veloce in aria. Questo gesto – casuale, ludico – fece accendere una lampadina nella testa di Hruschka.

Egli aveva visto infatti che, con quel movimento rotatorio, defluiva una gran quantità di miele senza rovinare il favo.

Ecco fatto. Applicato il principio della forza centrifuga nacque lo smielatore.

Certo, il successo purtroppo non fu immediato ma Hruschka non demorse. Si presentò con questa sua invenzione per ben due volte al Congresso degli apicoltori e ci scrisse un paio di pubblicazioni. Alla fine, compreso il grande potenziale, divenne uno strumento indispensabile ad ogni apicoltore.

Per cause che rimarranno per sempre ignote, Hruschka – l’ormai famoso apicoltore di Dolo – si trasferì a Venezia abbandonando tutto ciò che aveva costruito con le api, per morire a 69 anni in condizioni economiche precarie, causate da sfortunati investimenti.

Una cosa però va detta: la sua invenzione ha rappresentato un punto di svolta nel progresso dell’apicoltura italiana fino a quel momento così arretrata. Hruschka, dal canto suo, è stato indubbiamente una delle personalità che ha dato un grande contributo allo sviluppo dell’apicoltura mondiale. E per quanto riguarda la nostra regione, il Veneto, è grazie anche a lui se oggi può essere definito una delle culle di questa storica e delicata arte.

Una curiosità: Hruschka fu nominato membro onorario dell’Associazioni di Apicoltori di Verona, realtà che pubblicava “L’Ape Italiana”, periodico a cadenza quindicinale il cui primo numero uscì il 15 febbraio del 1867 aggiudicandosi il titolo di rivista dedicata all’apicoltura più antica d’Italia.

 

Fonte: “Api e apicoltura. Preziosa risorsa per ambiente e agricoltura.” Quaderno della collana editoriale di Veneto Agricoltura, nr. 21.

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